Donazione come solidarietà. I risultati dell’Avis reggiana nelle scuole superiori.

L’attività dei volontari che durante il corrente anno scolastico (2015/2016)  hanno proposto nelle classi quinte degli Istituti d’Istruzione Superiore di Reggio Emilia il progetto “Donazione come solidarietà”, sta portando i suoi risultati. Le scuole coinvolte sono state 14 per un totale di 94 classi e 1965 studenti sensibilizzati. Circa ogni 10 studenti è stato scoperto un nuovo donatore.


 

Tra le molteplici attività di sensibilizzazione promosse dall’Avis Comunale di Reggio Emilia, gli interventi nelle scuole occupano un posto di rilevante importanza. Riteniamo infatti, che la scuola sia sempre stata il principale punto di riferimento per poter trasmettere ai ragazzi gli importanti valori di altruismo e solidarietà che ruotano intorno al nobile gesto della donazione. Donazione e solidarietà vanno infatti di pari passo e lo scopo del nostro progetto non è solo quello di reclutare nuovi donatori tra i ragazzi appena maggiorenni, ma soprattutto quello di sollecitare atteggiamenti di solidarietà e altruismo. Per tutte queste ragioni, già dallo scorso anno abbiamo sostituito la figura “classica” del medico – che spiegava ai ragazzi in termini strettamente medici come avveniva la donazione del sangue e quali erano i parametri per diventare donatori – con giovani volontari appositamente formati che hanno creato un vero e proprio team di lavoro.

Raggiungere questo obiettivo ha comportato l’organizzazione del corso “Train the trainer” della durata di 20 ore, che ha previsto l’alternarsi di momenti teorici ed esperienziali e ha avuto come formatore il dott. Andrea Alberini. Nello specifico, i ragazzi hanno appreso le principali tecniche di public speaking e “gestione del pierino” attraverso simulazioni d’aula. Contemporaneamente al corso, i volontari hanno applicato la teoria alla pratica incontrando concretamente le classi quinte.

Gli interventi, che hanno coinvolto anche i volontari di AIDO e ADMO, sono stati strutturati in modo da catturare sin dall’inizio l’attenzione dei ragazzi attraverso la proiezione di video relativi a tutte e tre le associazioni, dopo questa prima fase veniva chiesto agli studenti di scrivere su un post-it la prima parola che gli era venuta in mente guardando i video. I post-it, una volta raccolti e attaccati alla lavagna, venivano riassunti dai volontari che esprimevano un breve commento. Spesso si partiva dai post-it contenenti delle domande per arrivare a spiegare tutto quello che riguardava la donazione di sangue, di organi e di midollo osseo. Alla fine dell’incontro, della durata di circa 50 minuti, veniva distribuito a tutti gli studenti un volantino con i contatti delle tre associazioni. A coloro che si dimostravano interessati, veniva proposta una giornata in cui, presentandosi al Centro Trasfusionale, potevano effettuare gli esami di idoneità per diventare donatori.

Durante il corrente anno scolastico (2015/2016) abbiamo coinvolto 14 scuole e incontrato ben 94 classi per un totale di 1965 studenti. Di questi 252 hanno fatto l’esame d’idoneità e 221 sono risultati idonei.

Ogni 10 studenti incontrati è stato scoperto un nuovo donatore.

Tali risultati sono stati raggiunti attraverso una dettagliata organizzazione, sia prima che dopo gli incontri che ha previsto:

  • Invio delle lettere alle scuole per presentare il progetto;
  • Contatto con le scuole tramite referenti (professori);
  • Organizzazione di un calendario-incontri;
  • Corso di formazione “Train the trainer”;
  • Preparazione per gli incontri in aula (e-mail, organizzazione del materiale);
  • INTERVENTO DI SENSIBILIZZAZIONE;
  • Contatto telefonico con gli aspiranti;
  • Elaborazione e analisi dei dati;
  • Momento di riflessione sui risultati.

Soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto e convinti dei valori che stiamo diffondendo siamo proiettati ad estendere il progetto in tutta la provincia organizzando presentazioni e convegni e offrendo un continuo supporto alle sezioni Avis che ne hanno bisogno.