Green pass e volontariato

Dal 15 ottobre scatta l’obbligo anche nelle associazioni di volontariato per entrare nelle sedi e salire sui mezzi

Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 (termine di cessazione dello stato di emergenza) il possesso e l’esibizione della certificazione verde Covid-19 (green pass) sono obbligatori nei luoghi di lavoro pubblici e privati, anche per i volontari. Lo stabilisce il D.L. N. 127/2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 226 del 21 settembre 2021.
L’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, formativa o di volontariato in luoghi lavorativi pubblici o privati, anche sulla base di contratti esterni.
Il lavoratore, lo stagista, il consulente, l’esperto e il volontario – per accedere e svolgere la propria peculiare attività in luoghi pubblici e privati in cui è svolta un’attività lavorativa – sono tenuti al possesso e all’esibizione del green pass.

Il provvedimento assicura lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante questa estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde e/o tamponi.

Il lavoratore, lo stagista, il libero professionista e il volontario, è tenuto a possedere e a esibire, dietro richiesta,
• Green Pass (certificazione verde)
• Tampone antigenico negativo: validità 48 ore
• Tampone molecolare negativo: validità 72 ore.

Come indicato, il possesso e l’esibizione, su richiesta, del certificato verde sono necessari per accedere a questi luoghi di lavoro anche ai soggetti che negli stessi luoghi svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, formativa o di volontariato.

Ulteriori informazioni sulle modalità di verifica e controllo dei lavoratori, dei volontari, dei liberi professionisti saranno comunicate da Avis Provinciale appena verranno definite le direttive nazionali.

Green pass, per donare non occorre:
Per quanto riguarda la donazione di sangue ed emocomponenti, come precisa una nota del Centro Nazionale Sangue (CNS), nessuna tra le recenti misure messe in atto con l’ultimo Decreto Legge, in vigore dal 15 ottobre 2021, impedisce ai donatori l’accesso alle sedi di raccolta, sia che si trovino all’interno di un ospedale, sia che siano ubicate altrove, per chi fosse sprovvisto del Green Pass.
Nella nota si precisa infatti che “… l’accesso del donatore alle sedi di raccolta, nel rispetto delle misure di prevenzione generale a garanzia della sicurezza della donazione, non è subordinato al possesso della certificazione verde COVID-19 (“green pass”)…”.
Per tale motivo l’accesso alle nostre strutture anche dopo il 15 ottobre rimarrà regolato dalle procedure già in essere: prenotazione telefonica e triage in loco con misurazione della temperatura corporea.”

(fonte: www.avisre.it)